Alcuni comuni, non molti per la verità, hanno concesso agevolazioni fiscali ai contratti a “canone concordato”, i quali hanno storicamente ormai dimostrato la loro efficacia nel calmierare il mercato e nel risolvere in molti casi il problema abitativo, in quanto le agevolazioni fiscali ai proprietari consentono canoni più accessibili per gli inquilini.
In questa direzione anche la diversa aliquota della cedolare secca, recentemente abbassata e, da quanto ci riferisce il nostro
Presidente (posi del 24 gennaio) forse in via di ulteriore abbassamento.
E’ giusto quindi che anche i comuni facciano la loro parte, ora sull’Imu e poi sulla luc.
Riferiamo del percorso compiuto, con successo, dalla delegazione di Spoleto.
Innanzi tutto ha ottenuto il riconoscimento formale con l’inserimento nell’ “Albo Comunale delle Associazioni”. Ciò, unitamente alla forza della UPPI come associazione nazionale, ha consentito di
ottenere successivi incontri formali con le autorità competenti (all’epoca Assessore Paolo Proietti, Assessore Giancarlo Cintioli
e Sindaco Daniele Benedetti).
Al termine di questo lavoro (a Spoleto svolto unicamente dalla UPPI) è stata recepita la opportunità di una aliquota Imu inferiore per i contratti concordati.
La apposita delibera, che ha posto l’Imu per le abitazioni secondarie al massimo possibile (10,6 per mille) ha però previsto la aliquota base dello 7,6 per mille per i concordati.
E questo è stato un primo successo.
Tuttavia nella quotidiana vita non contano solo i soldi. Anche le complicazioni e perdite di tempo hanno il loro peso. A Spoleto non si usano complesse procedure come il riempimento di appositi modi
con criptici campi codificati, graduatorie rimborsi successivi al pagamento.
E’ stata adottata una procedura molto semplice: è sufficiente consegnare all’Uficio Anagrafe, che ne rilascia prontamente ricevuta, una copia registrata di contratto.
Ovviamente sarà indispensabile avvisare l’Ufficio Imu della risoluzione del contratto che determina la cessazione della agevolazione. Pure per questo adempimento è stata prevista una procedura minimale: avviso in carta libera coi dati essenziali (pari numero contratto, data di risoluzione).
Rimane il problema della conformità di testo contrattuale e del prezzo agli accori comunali.
Per questa verifica il Comune ha delibe rato di “delegare” la verifica ai sindacati.
Per avere la aliquota agevolata Imu è necessarlo che il contratto depositato abbia il nulla osta di un sindacato proprietari
inquilini, e questo è un grosso riconoscimento alle associazioni di categoria.
Per completezza precisiamo che la delibera di Giunta riserva l’aliquota agevolata a chi affitta ad inquilino residente. Quindiil Comune va a controllare l’effettivo cambio di residenza.
Riferiamo di questa esperienza perché riteniamo possa essere una procedura, politica prima e amministrativa poi, da replicare.
Delegazione
U.P.P.I. Spoleto